EMDR è un acronimo per Eye Movement Desensitization and Reprocessing (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso Movimenti Oculari). È un approccio psicoterapico, sviluppato da Francine Shapiro (1995), che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

È un metodo clinico innovativo che ha aiutato con successo individui reduci da eventi traumatici (abuso sessuale, violenza in famiglia, guerra, crimini), ma anche soggetti con disturbi psicologici (disturbi di ansia, attacchi di panico, fobie, depressione, disturbi del comportamento alimentare, disturbi di personalità e aspetti legati all’autostima).

I movimenti oculari nell’EMDR hanno la funzione riequilibratrice fra i due emisferi e fra centri corticali e sottocorticali, questo permette la rielaborazione degli eventi traumatici, quindi, muovere gli occhi da destra a sinistra significa, da un punto di vista neuro-psicologico, agevolare lo scambio di informazioni tra i due emisferi facilitandone la comunicazione e questo processo favorisce l’elaborazione. Talvolta dobbiamo abbandonare ciò che ci fa comodo per poter cambiare.

Talvolta i cambiamenti che appaiono come le peggiori tragedie hanno in serbo doni che non possiamo immaginare.